Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: uomo

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Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II

474754
Filippo De Filippi 46 occorrenze
  • 1864
  • Editori del Politecnico
  • Milano
  • scienze naturali
  • UNIPIEMONTE
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Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II

Nella grande famiglia delle scimie tre si distinguono per la loro rassomiglianza all'uomo: le così dette scimie antropoidi; e sono l'orang-outang di

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Ora abbiamo preparato il campo ad altro ben più grave problema. Qual'è il posto dell'uomo nell'impero della natura? Quali sono e di qual grado le sue

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La prima impressione in guardarle è che differiscono dall'uomo siffattamente da non comprendere come mai sia messa in questione una sì grande

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Infine i precisi confini fra l'uomo e la scimia sono ancora oggi la tortura degli anatomici; e sempre le differenze che si presentano da prima nette

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Owen ha voluto fare meglio: ha cercato nella testa dell'uomo quel titolo di nobiltà che gli veniva tolto dai piedi, ed ha fondato l'ordine degli

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un'espressione costante del suo carattere. La partita era così impegnata: Owen da un lato studiando strappare l'uomo dallo stretto consorzio delle scimie

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Mettiamo sulla bilancia le differenze e le analogie dell'uomo colle scimie: notate bene che parlo di bilancia e di misure, perché il nostro esame

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non sia ancora compiuta, l'angolo faciale è di 60°. Una diversità fra l'uomo e la scimia da questo lato esiste senza dubbio, ma una diversità di grado

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Or si presenta la differenza la più importante, quella che si esprime col dire che l'uomo è bimano e le scimie sono quadrumani. Ma qui bisogna

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carattere della mano, per la forza dell'esercizio, anche nell'uomo; e Geoffroy di S. Hilaire è andato più in là, è andato fino a sostenere che

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L'incesso delle scimie è affatto particolare e ben diverso da quello dell'uomo: esse mettono a terra non la pianta ma il margine esterno del piede

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Il pelo fino, cortissimo e diradato su tutto il corpo, insieme al contrasto della folta capigliatura, costituisce un altro distintivo dell'uomo, ma

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quadrumani consacrata dall'autorità di Cuvier e dal lungo uso; e ristabilisce l'antico ordine dei primati, comprendente l'uomo e le scimie, non, come aveva

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Insistendo nell'esame comparativo de' caratteri della pelle, le analogie fra l'uomo e le scimie saranno maggiori delle differenze. Nella generalità

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Rivolgiamo ora la nostra attenzione alla pelle propriamente detta: anche qui troveremo l'uomo e le scimie far causa comune fra di loro e separata da

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Le differenze leggere ed incostanti che nell'uomo e nelle scimie presentano i muscoli delle varie parti del corpo non sono pel nostro soggetto gran

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La pelle della palma della mano e della pianta del piede nell'uomo si presenta colla medesima ricchezza di papille, col medesimo modo di loro

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ossi sono perciò chiamati dagli anatomici ossi incisivi od intermascellari. Nel solo uomo, fu detto, questi ossi mancano e i denti incisivi sono

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Le scimie e l'uomo posseggono intanto in comune questi distintivi, che già si possono discernere d'un colpo d'occhio sul complesso della massa

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I due emisferi cerebrali sono, alla loro estremità anteriore o frontale, che s'avanza sui lobi olfattori, larghi ed arrotondati nell'uomo e nelle

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nell'uomo, grande ancora nelle scimie antropoidi, decresce partendo da queste ne' quadrumani inferiori. Per il mio assunto il paragone diretto de' pezzi che

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di solco del Silvio; e notate innanzi tutto che esso è caratteristico dell'uomo e delle scimie. Divaricati i margini di questo solco, si scopre nel suo

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Stando adunque ai puri caratteri anatomici del cervello, l'uomo non dista dalle scimie più di quanto le principali famiglie sistematiche di queste

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devo qui particolarmente indicare le due saccocce laringee che esistono nelle tre scimie antropoidi e mancano nell'uomo. Queste saccocce laterali che si

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piede d'ippocampo; eppure Cuvier l'avea già data come caratteristica dell'uomo e delle scimie in comune, e Tiedemann almeno come propria di alcune

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serie de' secoli che non si credesse dapprima. Certamente l'uomo ha vissuto in Europa in compagnia di varie specie di mammali che sono da lungo tempo

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Sarebbe del più grande interesse il rintracciare le prime origini dell'uomo nella storia del mondo, il conoscere i caratteri precisi delle razze

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Le scimie hanno senza dubbio abitata l'Europa prima dell'uomo. Nella celebre collina di Sansan, al sud della Francia, Lartet ha scoperto ossami di

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Basti ora la nuda esposizione dei fatti. A quali conclusioni essi trascinino la mente ritrosa, è quasi inutile che io dica. Se l'uomo per la sua

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Dire che l'uomo deriva da una scimia, non è altro che esprimere un fatto anatomico e connetterlo, pei suoi vincoli più naturali, ad una induzione

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ancora in queste il pollice dei piedi, è un creare l'uomo anatomico. Infine cosa fa la scienza? Essa non fa che sostituire alla forma simbolica della

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Concedete ora ch'io mi sbarazzi di un'altra quistione che pare secondaria, ma che pure è importante. Ammessa la derivazione primitiva dell'uomo dalla

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dall'orang outang una razza primitiva brachicefala, dal chimpansé e dal gorilla due razze dolicocefale. Resta una gravissima difficoltà, l'uomo

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Fra le varie pubblicazioni recentissime intorno a queste ardenti quistioni dell'origine dell'uomo, delle sue affinità zoologiche, merita un posto

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che altri non trovi tutta intiera la difficoltà di connettere l'uomo americano ad un tipo locale di scimie. Le belle ricerche di Gratiolet, così

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Ogni osso, ogni muscolo, ogni protuberanza cerebrale dell'uomo, ha il suo perfetto riscontro negli animali: i fatti dell'uno vanno fin qui paralleli

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Ritorniamo ora al nostro principale soggetto. Fin qui noi non abbiamo considerata se non la parte dell'uomo che si rileva col metro, colla bilancia

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naturalista. Lesinando, come l'avaro che misura il panno ai suoi famigliari, è già molto se si lascia strappare la concessione di un ordine distinto per l'uomo

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rinviene qualche frammento di carbone, qualche ciottolo scheggioso, qualche osso scalfito, e non esita un istante ad esclamare; ecco tracce dell'uomo

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quest'altro animale che si chiama uomo? Certamente non v'è naturalista che pretenda tanto, non v'è alcuno che voglia far della zoologia la scienza

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assoluti distintivi morali dell'uomo, di tanti suoi attributi esclusivi, due sono certissimi: quello di mettere se stesso in quistione, e l'altro di porsi

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gli animali e l'uomo. Il naturalista trova soventi, sotto il microscopio, minuti e semplicissimi esseri viventi ai quali non sa qual natura attribuire

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, siffatte differenze andarono mano mano scemando verso l'epoca attuale che ha per suo proprio distintivo la presenza dell'uomo.

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distinguiamo noi, oltre che di buoi, di montoni, di cavalli, di cani, razze che l'uomo perpetua o modifica o trasforma in tante guise a suo talento, secondo

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Vero è che in tutte le variazioni delle nostre specie di animali domestici interviene sempre l'azione dell'uomo più o meno diretta, ora metodica, ora

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Fuori dell'azione dell'uomo, nel dominio libero della natura, ogni specie è suscettibile di presentare variazioni in direzioni diverse. Vi saranno

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